Arcisate – Stabio: RFI rispetti i patti e le regole degli appalti pubblici
Milano, 17 aprile 2015 ” SALC SpA conferma, ad oggi, il mancato rispetto da parte di RFI degli impegni relativi ai pagamenti dei lavori eseguiti.
“RFI ” dichiara l’ing. Claudio Salini “ risulta gravemente inadempiente in merito alla corresponsione delle somme ad oggi scadute per circa 6 milioni di euro per lavori correttamente contabilizzati, che sommate alle prossime scadenze del 30 aprile assommano a oltre 11,5 milioni di euro di lavori eseguiti e già corrisposti ai nostri fornitori, importi che e non rispettati entro tale data creeranno gravi anni alla nostra azienda e renderanno nulli tutti gli Atti sottoscritti”.
Inoltre, l’ing. Salini, chiede nuovamente chiarezza da parte di tutte le utorità competenti in merito alle procedure di appalto della nuova gara indetta da RFI per il completamento dell’Opera e chiede all’Autorità Nazionale Anticorruzione di voler vigilare ed indagare in merito alla procedura di affidamento dei lavori.
Ad oggi “commenta Salini” RFI sta portando avanti una procedura di affidamento dell’incarico di sola esecuzione dei lavori con requisiti i accesso alla gara non solo completamente differenti rispetto al primo bando appaltato,ma che coinvolge altresà esclusivamente le poche Imprese iscritte ell’Albo RFI in possesso di requisiti necessari per lavorare in presenza di traffico ferroviario, ciò malgrado l’Arcisate Stabio sia stata disattivata e smantellata da oltre 4 anni. Il nuovo bando infine prevede non solo una maggior spesa di circa 50 milioni di euro, tra Opere Civili e Tecnologiche rispetto ai lavori residui, ma bensà stravolge immotivatamente le categorie SOA del Progetto Esecutivo e deroga inspiegabilmente anche dai requisiti di legge pari al 2,5 per la cifra d’affari in lavori riducendola all’1,5.
Pertanto, sembrerebbe che tale procedura non sia aderente alla normativa in materia di appalti pubblici e non osservante il principio di Concorrenza e di libero accesso al Mercato, limitando la partecipazione ad un numero ristrettissimo di aziende e precludendo la gara alle tante imprese di costruzione che invece sono di fatto in possesso della qualificazione tecnico-economica necessaria alla realizzazione ell’appalto.
Risulta inoltre agli atti che tale procedura di gara ristretta, adottata da RFI attraverso l’iscrizione al proprio Albo, abbia di recente portato all’aggiudicazione di un appalto per oltre 53 milioni di euro sulla tratta ferroviaria Adriatica ad una sola impresa partecipante con un risibile ribasso dell’1%, preannunciando che anche per l’Arcisate Stabio la modalità di licitazione individuata potrebbe seguire lo stesso percorso, cioè che vi sia un’unica offerta e che il ribasso sia irrisorio.
Risulta pertanto noto sin d’oggi il nome del probabile aggiudicatario ed il relativo ribasso della gara che sarà esperita il giorno 20 aprile 2015.
SALC SpA preannuncia una pesante battaglia legale in merito alla modalità di riappalto dei lavori con un incremento notevole dell’importo dei lavori a compimento rispetto all’effettivo importo residuo dell’originario contratto, incremento già peraltro preannunciato dalla stessa ditta esecutrice ad ottobre 2014, e che la stessa RFI non ha nemmeno voluto prendere in considerazione per poi riappaltarlo alle stesse cifre, però a ditte di Sua esclusiva fiducia!
Ribadisce, l’ing. Salini: Se tali nuove procedure di gare fossero state poste in opera da società quali EXPO 2015 S.p.A. ovvero Infrastrutture Lombarde S.p.A., ecc. oggi i vertici di tali aziende sarebbero già oggetto di indagine da parte della Magistratura competente. Mi auspico che l’intervento di accertamento della modalità di gara prescelta sia oggetto di attenta verifica da parte dell’Autorità Anticorruzione a cui spettano le relative competenze.
L’impresa conferma quindi di aver presentato richiesta all’ANCE di verificare il principio di concorrenza per le imprese associate, nonchè formale istanza all’ANAC, nella persona del Presidente Raffaele Cantone, affinchè nell’esercizio dei propri poteri di vigilanza proceda all’apertura di un procedimento finalizzato alla verifica del rispetto della trasparenza e delle regole che disciplinano la materia dei contratti pubblici nell’ambito delle opere strategiche e di primario interesse nazionale.
“Se alla data del 30 aprile 2015 conclude Salini non saranno corrisposti da RFI tutti gli importi scaduti e non ancora pagati non verranno consegnate le aree di cantiere, l’attrezzatura, i baraccamenti e quant’altro ancora in possesso dell’Impresa ed i conseguenti ritardi nella realizzazione dell’Opera saranno ascrivibili esclusivamente ad inadempienze di RFI”.
Ufficio Stampa SALC SpA
Cristina Nespoli
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